Consulenti freelance vs. azienda di consulenza tradizionale

Consulenti freelance vs. azienda di consulenza tradizionale

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Consulenti freelance vs. azienda di consulenza tradizionale

3 vantaggi chiave di ciascuno e in quali occasioni scegliere l’uno o l’altro

Di Søren Rosenmeier, AD internazionale, Right People Group

Attenzione! Fornire consulenti freelance ai nostri clienti per i loro progetti è il mio pane quotidiano, e quindi sono prevenutissimo quando mi fanno questa domanda.

Tenendo presente questo avvertimento, cercherò comunque di dare il mio miglior consiglio su quali elementi penso che tu, in quanto cliente, dovresti tenere particolarmente in considerazione quando vuoi assumere dei consulenti.

So che ci sono molte persone di grande talento assunte da società di consulenza tradizionali, e la verità è che la scelta tra freelancer e un’azienda dipende dalla specifica situazione e necessità del cliente e dalle offerte specifiche del venditore.

Qui di seguito ho raccolto le mie opinioni sui punti di forza generici dei consulenti freelance e su quelli delle società di consulenza tradizionali.

Punti di forza delle società di consulenza tradizionali

  1. Concetto comprovato

Le società di consulenza tradizionali in genere possono mostrare una comprovata esperienza e vendere consulenti a un livello più concettuale di un’agenzia di consulenti freelance. Non è solo una di vendita, ma può avere un valore per il cliente, soprattutto se l’agenzia può mostrare ha risultati molto specifici e documentati per clienti simili in situazioni simili.

  1. Squadra molto unita

C’è una maggiore possibilità di offrire un team di persone che hanno precedentemente lavorato insieme e questo può accelerare il processo di start-up e dare sicurezza al cliente, in quanto la squadra probabilmente lavora bene insieme.

  1. Autorità tramite il marchio

Per alcuni, dà maggiore sicurezza a livello personale, che una determinata decisione o scelta è “approvata” da una società di consulenza riconosciuta (“non vieni licenziato per aver acquistato IBM”).

Punti di forza dei consulenti freelance

  1. Competenze più forti relative al prezzo

I consulenti freelance sono una scelta molto forte, quando si tratta del rapporto tra prezzo e competenze professionali. Inoltre, i migliori specialisti all’interno di un campo si trovano tra i liberi professionisti (almeno nel mondo dell’IT, e specialmente quando si occupano a tempo pieno di un progetto). Secondo la mia valutazione, le stesse competenze nel mercato freelance costano solo il 50% -60% del prezzo pagato per una società di consulenza tradizionale.

  1. Maggiore lealtà al progetto

Sono le persone che lavorano al progetto in questione e, contrariamente a quanto alcuni ritengono, è molto raro che un consulente freelance cambi progetto o lavoro durante un incarico. Ciò accade molto più spesso con i consulenti “di ruolo”, che a volte riceve un nuovo lavoro o viene trasferito di progetto in progetto se cambiano le priorità interne.

  1. Nessun programma aggiuntivo

Un consulente freelance di solito non ha obiettivi di vendita. In un’azienda, si vede spesso un consulente che tenta di vendere più consulenti o prodotti specifici al cliente, ma questo non accade con un libero professionista; di conseguenza, si avrà una consulenza indipendente e una gestione pulita e trasparente degli interessi del cliente.

Chi si presenta lunedì mattina?

Intendo dire, chi si presenta effettivamente lunedì mattina quando è necessario svolgere un’attività. Le società di consulenza possono avere una rete globale di esperti, processi e valore del marchio; eppure non mi interesserà, a meno che non abbia valore per un progetto specifico. Io, invece, prenderei il controllo del progetto e garantirei un team di prima classe per i miei obiettivi specifici.

Se tu come cliente hai bisogno di qualcuno che intervenga e svolga un determinato compito in un dato periodo, personalmente non dubiterò mai del fatto che l’utilizzo di un consulente freelance sia l’opzione migliore.

E sì, ho sentito parlare di un manager IT licenziato per aver acquistato IBM, e penso, fortunatamente, che sempre meno manager IT hanno bisogno di comprare un marchio per proteggersi da altre parti di un’azienda; possono, invece, scegliere la soluzione che credono davvero possa creare il massimo valore per l’azienda.[fusion_text]Iscriviti per la nostra newsletter sui progetti qui sul sito web o segui la nostra pagina di LinkedIn per vedere nuovi progetti e post sul blog: